4 proposte di itinerario in Umbria,
ispirate dai nostri artisti del Main Stage 2023
BURRI
inspired by Stato Sociale & Nobraino
Partiamo con la prima tappa del tour che vede i Nobraino e lo Stato Sociale in pole position. Una carica di originalità e autenticità ci fa pensare all’audace e ineguagliabile arte di Alberto Burri., ed è per questo che abbiamo deciso di farvi conoscere il suo tempio: ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello, un luogo dove sono racchiuse le sue opere nella città che gli ha dato i natali.
A questo luogo unico, affianchiamo i Nobraino, gruppo che si forma nel 1996, a Riccione. Da sempre conosciuti in tutta Italia per il loro esplosivo live act, propongono un insieme di rock, folk e cantautorato, solido e originale, ecclettico e pieno di personalità.
Lo Stato Sociale, invece, è un gruppo che con grande ironia, vuole segnare una linea di demarcazione netta fra la musica fatta in laboratorio per piacere a tutti i costi, e una voglia profonda di esprimersi al dì là dei risultati.
I due gruppi ci fanno pensare alla figura di Alberto Burri, grande artista umbro che porta la sua genialità in giro per il Mondo: le sue opere sono un esempio di arte informale, parte di un movimento nato alla fine degli anni ’40 che rifiuta l’arte figurativa e astratta a favore di una nuova comunicazione della materia. Per l’artista la pittura è sinonimo di esistenza e di libertà, senza pittura non c’è vita e viceversa. Per lui la materia è una sfida: l’artista utilizza materiali poveri e scarti, ma anche oggetti d’avanguardia come le fiamme ossidriche, elementi apparentemente senza valore che con la sua tecnica riesce a trasformare in vere opere d’arte. In questo contesto, troviamo che l’Indie si sposi e rispecchi perfettamente con tale filosofia e visione artistica!
GUALDO CATTANEO & BEER EXPERIENCE
inspired by Fabri Fibra
La seconda tappa del tour di Iamumbria e Umbria che Spacca ci porta a Gualdo Cattaneo, nel luogo dove nascono birre artigianali di alta qualità. “Mastri birrai umbri” è simbolo di tutto questo: autenticità, tecnica, ironia e divertimento. Tratti che ci fanno pensare all’ artista Fabri Fibra, protagonista della seconda serata del festival.
Il suo linguaggio diretto, privo di sovrastrutture e soprattutto dalla sincerità disarmante è ancora oggi, dopo anni di carriera, unico nel suo genere. In lui c’è un mix di hip-hop radiofonico, di storytelling puro e di una dialettica diretta, a tratti amara, accompagnata da un beat colorato. Un grande “Caos”, come il suo ultimo incredibile album, che non è solo quello del mondo e della società ma è un “caos lucido” in cui si intrecciano gli alti e bassi della vita presente e i ricordi del passato in un connubio imperfetto.
LASCARZUOLA
inspired by Verdena
La terza tappa del tour virtuale di Iamumbria e Umbria che Spacca si apre con la musica unica e inconfondibile di una band che ha cambiato per sempre i connotati dell’ alternative rock: i Verdena. A loro abbiamo accostato subito un luogo magico, pieno di simboli, di contraddizioni e di colpi di scena: la Scarzuola di Tommaso Buzzi a Montegabbione (TR).
I Verdena subito si sono contraddistinti all’interno del panorama musicale italiano, soprattutto nella scena alternative rock, per il loro peculiare stile musicale che trae liberamente ispirazione da quel suono vicino al grunge e all’alternative americano. Tuttavia il suono della band lombarda ha sempre mostrato all’interno del proprio stile una forte vena psichedelica. Sempre in bilico tra trionfo e tragedia, i Verdena, al di là delle canzoni, sono importanti anche per quello che rappresentano: il loro vivere al di là delle convenzioni, fuori dai compiacimenti e con lo sguardo fisso, maniacale, sul loro modo di concepire la musica.
La Scarzuola, il luogo dove Tomaso Buzzi costruì la sua Città Ideale è una surreale ed eccentrica costruzione nascosta tra le colline umbre, famosa per essere stata dimora di San Francesco d’Assisi. Costruita da Marco Solari in quarant’anni, la città è un posto surreale, onirico, irriverente e folle, pieno di salite e discese del giardino, pieno di energie contrastanti e, come avevamo detto all’inizio, di magia indiscussa